Burnout in Sanità: Finding Balance or Breaking Down? Strategie per prevenire e ritrovare il benessere
5 Febbraio 2025
Tempo di lettura: 5 minuti
Tags
Comunicazione , Talk , Dottori/Medici di famiglia/Centri medici ,

Un evento digitale per affrontare il problema del burnout
Il 28 Gennaio 2025 si è tenuto online il 1° digital meeting “30' di approfondimento", a cura di MioDottore Connect, dal titolo: "Burnout in Sanità: Finding Balance or Breaking Down? Strategie per prevenire e ritrovare il benessere"
L'argomento trattato è di grande attualità: il fenomeno (crescente, purtroppo) del burnout nelle professioni medico-sanitarie.
Nel corso dell'evento, che ha avuto in primis l’obiettivo di contribuire a immaginare un futuro diverso per la sanità e rivalutare il ruolo del medico, migliorando la relazione medico-paziente, è intervenuta la Dott.ssa Claudia Quaglieri, psicologa, counselor e mediatrice familiare.
Il Digital meeting è stato moderato da Giovannina Pelagatti, Head of Events di MioDottore Connect.
Cos'è il burnout (e perché è importante parlarne)
Secondo il 3° Rapporto sulla Salute e il Sistema Sanitario Eurispes-Enpam appena pubblicato, il burnout nel settore medico e sanitario è un problema ormai capillare: operatori stanchi, frustrati, in cerca di vie di fuga a fronte di un SSN che sembra aver smarrito la via, dimenticando le priorità per cui era stato istituito.
“Stiamo vivendo il tempo di una comunicazione in regime di stress reciproco. Il medico è impegnato, il paziente è preoccupato, spesso incolto. La gestione della relazione con il paziente va studiata considerando che anche l’altro attore, il medico, non vive una condizione felice.”
Giovannina Pelagatti, Head Of Events, MioDottore ConnectInoltre, una survey condotta dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri
porta alla luce come un medico su due sia in burnout (52%), e per gli
infermieri poco meno di uno su due (45%); per entrambe le professioni,
l’incidenza è più del doppio tra le donne, dove permangono grandi difficoltà
di conciliazione lavoro-vita familiare.
Burnout: è possibile riconoscerlo e prevenirlo?
Nel corso dell'evento digitale, particolarmente interessante è risultato l'intervento della Dott.ssa Claudia Quaglieri, focalizzato sulla possibilità di riconoscere innanzitutto, da parte dell'operatore medico-sanitario, di vivere una situazione di burnout ( o prossima allo stesso) e, inoltre, come prevenire questa condizione a partire, appunto, dal riconoscimento dei sintomi principali.
La prima domanda da porsi è senz'altro: cos'è il burnout?
Come evidenziato nella sua presentazione dalla Dott.ssa Quaglieri, il termine burnout indica una condizione di stress lavorativo protratto e intenso che determina
un logorio psicofisico ed emotivo, cui seguono:
- Demotivazione
- Svuotamento interiore
- Disinteresse
- Senso di inefficacia per l’attività lavorativa (con riduzione della produttività)
Ciò risulta particolarmente cruciale, se teniamo conto che il burnout è una sindrome insidiosa e progressiva e chi la subisce, in genere, non ne ha una consapevolezza.
“La sindrome del burnout è considerata una "sindrome subdola" e difficile da trattare, è quindi importante partire dalla prevenzione”
Dott.ssa Claudia Quaglieri, Psicologa, Counselor, Mediatrice FamiliareStress, burnout e tecnologia
A livello individuale, dunque, per il medico è molto utile agire sulla prevenzione, stabilendo anche obiettivi realistici per sé stesso e il proprio lavoro.
Tuttavia, un altro elemento importante nella prevenzione del burnout è quello di riuscire a stabilire un equilibrio tra la vita lavorativa e quella personale, come evidenziato dalla Dott.ssa Quaglieri in più momenti del suo intervento.

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In tal senso, però, è necessario anche, probabilmente, ripensare la comunicazione medico-paziente e gli strumenti e le modalità tramite cui essa avviene.
Come emerso nel corso dell'incontro, la tecnologia e il mondo digitale, senza dubbio, possono svolgere un ruolo cruciale nel ridisegnare, con l'aiuto del Sistema Sanitario, il ruolo e le modalità di lavoro del professionista sanitario, aiutandolo dunque a non cadere vittima dello stress eccessivo, del burnout e di una mancanza di bilanciamento tra vita professionale e tempo libero.
Inoltre, un utilizzo mirato delle tecnologie digitali può essere di aiuto nel semplificare e rendere più veloce ed efficace la comunicazione con il paziente, influendo positivamente sia sul tempo di cura che sulla gestione del lavoro del medico.
A chiusura dell'evento, è stato fornito ai partecipanti un questionario per valutare i sintomi di stress e burnout e sono state poste alcune domande dei partecipanti alla Dott.ssa Quaglieri, offrendo dunque altri spunti interessanti per il dibattito sul burnout e, in generale, sulla condizione lavorativa dei professionisti medico-sanitari nel periodo in cui stiamo vivendo.
Un'epoca difficile e piena di cambiamenti, certo, ma che speriamo di vivere appieno e di cogliere nelle sue complessità e opportunità, nell'auspicio di ridisegnare la mappa della sanità, digitale e non solo, insieme a tutti gli attori coinvolti nell'ottica di una sanità più democratica e umanizzata, in piena tradizione MioDottore Connect.
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Domenico De Cicco
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