Noa: AI Solutions for the Next Generation. Ripensare la Salute nell'Era dell'Intelligenza Artificiale
Pubblicato
04 Aprile 2025
Tempo di lettura: 7 minuti
noa notes
Il 27 marzo 2025, l’Acquario Romano di Roma ha ospitato un evento che non solo ha dato uno sguardo al futuro della medicina, ma ha anche tracciato la rotta per un cambiamento radicale e necessario: l’intelligenza artificiale al servizio della cura.
"Noa: AI Solutions for the Next Generation" ha portato al centro del dibattito la potenza dell’innovazione tecnologica e il suo impatto positivo sul mondo della salute. La giornata ha visto protagonisti esperti del settore e medici che stanno già usando le tecnologie più avanzate per migliorare la relazione con i pazienti.
Il cuore pulsante dell’evento è stato Noa Notes, la soluzione di MioDottore che non solo semplifica il lavoro medico, ma libera tempo prezioso per dedicarsi a quello che conta davvero: il paziente.
L’intelligenza artificiale: nemica o alleata?
Alberto Mattiello ha aperto l'evento con una riflessione audace: la tecnologia non deve sostituire l’essere umano, ma aiutarlo a fare meglio ciò che già fa. La sua visione non è quella di un’AI che prenda il controllo, ma di un’alleanza che liberi l’uomo dalle attività ripetitive, migliorando la qualità delle sue decisioni.
Il suo intervento ha approfondito la “Teoria dei tre cervelli" (Reptile, Limbic, Cortex), un modello che applicato all'evoluzione dell'intelligenza artificiale illustra come questa si sviluppi partendo dalla corteccia cerebrale (Cortex, il livello più razionale e consapevole), passando per il limbico (Limbic, il cervello emotivo, legato all'empatia e alla relazione) fino ad arrivare al Reptile (il cervello primitivo, che si occupa della sopravvivenza e della reazione fisica agli stimoli). Questo percorso evolutivo della tecnologia, secondo Mattiello, mostra come l'AI non debba semplicemente imitare l'intelligenza umana, ma dovrebbe essere in grado di comprendere, adattarsi e supportare l'interazione umana in modo sempre più profondo.
È un viaggio che ha lo scopo di far emergere le vere potenzialità della tecnologia, per consentirci di vivere in un mondo dove l’intelligenza artificiale non è una minaccia, ma una risorsa. La sua conclusione ha risuonato forte e chiara, un invito a liberare l’uomo dalle incombenze ripetitive per concentrarsi su ciò che davvero conta.
“Il mondo è pronto per ospitare questa tecnologia, e dobbiamo imparare a farci aiutare dalla tecnologia”
Alberto Matiello, Business FuturistTecnologia e relazioni: i benefici di Noa Notes
Durante la tavola rotonda, moderata da Luca Puccioni, CEO e Co-founder di MioDottore, Paola Coppola e Pietro Mignano, nutrizionisti, Edoardo Cristalli, ortopedico, Simona Cristofaro e Erik Lagolio, medici di medicina generale e Sonia Roselli, podologa hanno condiviso le loro esperienze nell'adozione ed utilizzo di Noa Notes nella loro pratica medica.
Le testimonianze sono state un chiaro esempio di come l’innovazione possa restituire al medico il tempo per concentrarsi sul paziente, migliorando l'efficienza e la qualità del lavoro. Noa Notes, infatti, non è solo uno strumento di gestione dei dati ed elaborazione di resoconti di visite mediche, ma una vera e propria rivoluzione che permette ai medici di dedicare più tempo alla cura.
I benefici più evidenti sono stati due: l’empatia ritrovata e l’efficienza migliorata. Grazie alla riduzione del carico burocratico, i medici hanno “riscoperto” la relazione con il paziente, dedicando a quest’ultimo più attenzione e risorse emotive. Inoltre, il miglioramento dell’efficienza ha avuto un impatto positivo anche sul loro benessere, permettendo ai professionisti di recuperare tempo per se stessi, senza sacrificare la qualità del servizio offerto.
Il quadro emerso ha mostrato che la tecnologia è capace di ridurre le distanze tra medico e paziente, rendendo la relazione più profonda e significativa.

Noa Notes: l'assistente personale che hai sempre desiderato
Dedica il tuo tempo, la tua attenzione e le tue energie a ciò che conta davvero
“Da domani, provate a visitare il paziente al di là della scrivania: Noa Notes vi consente una nuova connessione con lui, che è cura.”
Erik Lagolio, Medico di Medicina GeneraleIl futuro della cura: tecnologia al servizio della medicina
Chiara Francini ha aggiunto una riflessione emozionante sul significato profondo della cura. “La cura è fatta di tempo dedicato, sguardi che si incrociano, mani che si stringono”, ha dichiarato, riportando al centro il valore umano della medicina e sottolineando come oggi la tecnologia possa essere il mezzo per tornare a quel contatto diretto e profondo con il paziente, non un ostacolo.
L’AI non deve rubare tempo alla relazione medico-paziente, ma restituirglielo, liberando i medici dalle incombenze burocratiche e permettendo loro di concentrarsi su ciò che fa davvero la differenza nella cura. Le sue parole hanno ricordato a tutti che la tecnologia deve essere pensata per potenziare la relazione umana, non per sottrarla. Un’innovazione che promuove la cura in modo più personale e umano, restituendo alla medicina la sua vera essenza.
“Quando la tecnologia è disegnata per liberare, diventa uno strumento di cura”
Chiara Francini, Attrice e AutriceAltro momento molto emozionante della serata è stato il riconoscimento degli SmartDoc 2025, medici che, attraverso l'adozione della suite MioDottore e l’utilizzo di strumenti digitali, migliorano ogni giorno la qualità della loro relazione con i pazienti. Questi medici non sono solo innovatori tecnologici, ma professionisti che mettono la tecnologia al servizio della cura. Con il 99% di pazienti soddisfatti, questi “pionieri digitali” sono la dimostrazione che la tecnologia e l’empatia non sono in conflitto, ma sono potenti alleati nel miglioramento della medicina.










Verso il futuro: tecnologia e cura camminano insieme
L’evento ha tracciato una nuova direzione per la medicina del futuro, in cui la tecnologia non è solo un supporto, ma un alleato nella cura. Noa Notes rappresenta un passo fondamentale in questa trasformazione: non solo un software che semplifica la gestione clinica, ma uno strumento che restituisce tempo e valore alla relazione medico-paziente.
Il futuro è già in corso e la tecnologia è pronta per camminare fianco a fianco con il medico, affinché ogni paziente possa essere al centro della cura. In questo nuovo scenario, l'intelligenza artificiale non è una sfida, ma una straordinaria opportunità per migliorare la sanità, rendendola più efficiente, più empatica e, soprattutto, più umana.
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Emilia Granito | MioDottore
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