Noa Notes e il ruolo dell’AI in medicina: alleata, non sostituta

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Il tempo del medico è una risorsa preziosa. E se fosse proprio l’AI a proteggerlo?

Giovedì 19 giugno, durante la Digital Session di MioDottore, è andata in scena una conversazione necessaria: l’intelligenza artificiale può davvero migliorare la vita dei medici? Oppure è solo un’ennesima promessa tecnologica?

 

Spoiler: può farlo. E lo sta già facendo.

 

Ad aprire l’incontro è stata Emanuela Cisi, Partnership Manager MioDottore, con un messaggio semplice ma potente: quando la tecnologia è davvero al servizio del medico, non impone nuovi gesti — ma libera quelli più autentici. Restituisce spazio all’ascolto, alla presenza, allo scambio umano. La relazione terapeutica torna così al centro della visita.

 

Nel cuore del dibattito, Noa Notes, lo strumento di intelligenza artificiale che accompagna la visita medica in punta di piedi: ascolta, trascrive, riordina. E lascia che il medico faccia ciò che sa fare meglio: guardare, ascoltare, capire.

 

Con il contributo di Valeria Aghilarre (Product Expert) ed Ercole Rubino (Product Manager), il pubblico ha potuto assistere a una demo dal vivo: dalla semplice attivazione via app, al riepilogo generato in tempo reale, fino all’integrazione con la cartella clinica.

 

Nessuna magia, solo una tecnologia pensata per lavorare nel silenzio mentre il medico è libero di dedicare tutte le proprie energie ed attenzioni al paziente, senza il rischio di perdere alcun dettaglio e informazione clinica.

La demo live con il dottor Casale

Durante il webinar, il pubblico ha potuto assistere a una demo pratica di Noa Notes condotta da Valeria Aghilarre, Product Expert di MioDottore, insieme al dottor Giacomo Casale, medico di medicina generale e utente della prima ora. La simulazione ha mostrato l’intero flusso di utilizzo dello strumento, dalla presa in carico del paziente alla generazione del riepilogo clinico.

 

Con pochi clic, partendo dall’agenda digitale di MioDottore, è stato possibile attivare Noa Notes e iniziare la registrazione della visita direttamente dallo smartphone del medico, scansionando un semplice QR code (ma è possibile effettuare la registrazione audio anche direttamente dal pc, o con un microfono spaziale - Noa si adatta alle preferenze del medico).

 

È seguita una simulazione realistica di una prima visita tra medico e paziente, condotta come una vera consulenza: dialoghi, anamnesi, sintomi e indicazioni terapeutiche. Il tutto mentre Noa Notes ascoltava e trascriveva in tempo reale.

 

Terminata la visita, in pochi secondi l’AI ha generato un riepilogo completo, strutturato secondo lo schema di raccolta impostato dal medico. Casale ha precisato:

“Tutta questa struttura è personalizzabile. Anche di volta in volta. Noa impara e ripropone gli schemi che uso di più.”

Poi ha aggiunto:

“Quello che più mi ha sorpreso è stata la capacità di apprendere: già dalla seconda visita ricordava i nomi dei farmaci, anche quelli più rari. Non ho dovuto più correggere nulla.”

La demo si è conclusa con la lettura del riepilogo generato: una sintesi fedele, pronta per essere copiata nel gestionale (come Millewin), condivisa con il paziente o archiviata nello storico.
Uno strumento che funziona, senza interrompere la relazione.

“Tutto questo avviene guardando negli occhi il paziente. Senza tastiera. Senza schermo. Solo ascolto e presenza.” – ha concluso il dottor Casale

Una rivoluzione silenziosa nella pratica quotidiana

A raccontare l’impatto reale di Noa Notes nella pratica quotidiana sono stati due professionisti che lo utilizzano ogni giorno: il dottor Giacomo Casale e il dottor Vincenzo Marzolla, tra i primi ad adottare la soluzione.

 

Casale ha posto l'accento sulla qualità dell’ascolto e della relazione medico-paziente:

“Noa mi permette di stare nel momento clinico: non sto pensando a cosa devo scrivere, a cosa mi dimenticherò. Posso semplicemente essere lì, con la persona che ho davanti.”

Ma non si tratta solo di presenza: anche la precisione operativa conta.

“Quello che più mi ha sorpreso è stato il fatto che, già dalla seconda volta, Noa ricordava i nomi dei farmaci, anche quelli meno comuni. Non ho dovuto più correggere nulla.”

 

Il dottor Vincenzo Marzolla, nutrizionista, è stato uno dei primi ad adottare Noa Notes, già dalla versione beta. Durante il webinar, ha raccontato un percorso di integrazione naturale e progressiva, fatto di fiducia nella tecnologia e di risultati tangibili nella pratica clinica.
Uno dei temi più forti del suo intervento è stato il miglioramento della relazione medico-paziente. Marzolla ha evidenziato come la possibilità di non doversi più concentrare sulla tastiera abbia trasformato radicalmente il modo di condurre la visita:

“Se ripenso alle vecchie visite, stavo spesso con gli occhi abbassati sullo schermo per prendere nota. Adesso posso dedicarmi al paziente. E lui lo apprezza, si sente ascoltato e accolto nello studio”

E sulla gestione delle visite successive:

“Con Noa posso verificare i progressi, tornare esattamente a dove avevamo lasciato. Non è solo una questione di tempo risparmiato, ma di qualità dell’intervento.”

 

I medici raccontano come, grazie a Noa, sia diventato possibile stare davvero di fronte al paziente, con lo sguardo libero e l’ascolto pieno. Questo ha un impatto diretto sull’esperienza del paziente, che si sente accolto, visto, ascoltato. Parla di più, si apre di più, e paradossalmente — nonostante il maggior dialogo — la visita diventa anche più snella e fluida.

 

Ma c’è di più: in giornate intense, quando la fatica si fa sentire e l’attenzione rischia di calare, avere uno strumento che non si stanca e non dimentica nulla è una forma di garanzia. Anche l’informazione detta con un tono più basso, anche l’ultimo dettaglio lasciato a mezza frase, viene raccolto e trascritto.
Il medico può così recuperare contenuti che altrimenti sarebbero andati persi, garantendo al paziente un livello di cura più alto e più coerente nel tempo.

 

L’intelligenza artificiale, in questo contesto, non è una scorciatoia né una sostituta. È una compagna silenziosa che aumenta la presenza del medico, lo alleggerisce da ciò che è meccanico e gli restituisce ciò che è essenziale: la relazione.

 

È così che la tecnologia smette di essere un ostacolo tra medico e paziente e diventa, finalmente, un ponte.

Una tecnologia che si adatta al medico, non il contrario

Noa Notes è stato progettato per integrarsi senza attrito nella quotidianità ambulatoriale, rispettando le abitudini operative di ogni medico. Non impone un nuovo modo di lavorare: si adatta a quello già esistente. Ed è proprio questa flessibilità uno dei suoi punti di forza più apprezzati.

 

Alcuni professionisti, come il dottor Casale, utilizzano Noa con un microfono spaziale che consente di muoversi liberamente all’interno dello studio mentre parlano. Questo permette di mantenere la naturalezza del colloquio e di effettuare l’esame obiettivo senza doversi preoccupare della registrazione.

 

Altri, come il dottor Marzolla, preferiscono una soluzione più essenziale: lo smartphone, semplicemente inquadrando il QR code generato da Noa. È sufficiente un tap per attivare la registrazione e lasciare che Noa ascolti e trascriva la visita.

 

Ma Noa Notes funziona benissimo anche soltanto utilizzando il microfono del Desktop.

 

Il sistema si adatta e impara dai feedback del medico, e non richiede competenze tecniche né installazioni complesse. Può essere attivato da desktop o da app, e riconosce in modo intelligente i passaggi chiave della visita, restituendo un testo strutturato e personalizzabile.

 

Che si tratti di uno studio medico, di una visita domiciliare o di una consulenza in ambulatorio, Noa si adatta al contesto. Una tecnologia davvero al servizio del medico, progettata per accompagnarlo nel lavoro quotidiano senza distrazioni né complicazioni.