Innovare è…? L’opinione di Giuseppe Stigliano, Global CEO di Spring Studio
Pubblicato
28 febbraio 2024
Tempo di lettura: 4 minuti
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INNOVAZIONE , Magazine , Tutti
Nel suggestivo scenario del Gran Gala della Sanità, un evento prestigioso recentemente organizzato a Milano dal Team di MioDottore Connect, dal titolo "Innovare Oggi | La Clinica del Futuro", si è aperta una finestra straordinaria sulla trasformazione del rapporto tra medico e paziente nel contesto sanitario contemporaneo. Attraverso il dialogo appassionato ed esplicativo, abbiamo esplorato come il Metaverso e le tecnologie digitali stiano ridefinendo le dinamiche del settore sanitario, potenziando l'efficienza dei servizi e plasmando un nuovo corso nel percorso del paziente verso la guarigione e il benessere.
Tra i protagonisti di questo viaggio intellettuale, Giuseppe Stigliano, riconosciuto come grande esperto in temi di innovazione, ha contribuito in modo significativo a delineare gli aspetti cruciali di questo percorso, mettendo in luce gli impatti positivi di un approccio guidato dalla consapevolezza e dalla responsabilità. Nel suo intervento, ha sollevato una questione fondamentale che permea il nostro futuro: il delicato equilibrio tra l'intelligenza artificiale e l'umanità nel contesto medico-sanitario. Facendosi ispirare dalle riflessioni del filosofo, Professore Luciano Floridi, esprime una visione personale distinta, sottolineando che l'intelligenza artificiale può essere definita o come intelligente o come artificiale, ponendo così un enigma su cui riflettere.
Il rapporto tra l'uomo e la tecnologia si configura come l'arena principale in cui si svilupperanno le dinamiche del prossimo decennio nel settore sanitario. La sfida cruciale risiede nel determinare il ruolo che l'intelligenza artificiale e gli individui umani avranno in questo scenario, dove la salute e il benessere dei pazienti sono prioritari. L'idea che il virtuale e il reale siano distinti è un concetto appartenente a una generazione passata. Per le nuove generazioni, il digitale è intrinsecamente reale, intenso di significato e impatto anche nel contesto della Sanità. Questa percezione segna il passaggio verso una realtà più ampia e inclusiva, in cui le dimensioni fisiche, digitali e virtuali si intrecciano per offrire soluzioni sanitarie innovative e accessibili.
Guardando al futuro, è plausibile immaginare un "patient journey" tridimensionale, in cui le esperienze fisiche, digitali e virtuali si fondono in un unico continuum. Questo nuovo paradigma richiederà una riconfigurazione delle nostre prospettive e pratiche nel campo della Sanità, spingendoci ad adottare approcci inclusivi e centrati sul paziente che tengano conto delle sfide e delle opportunità di un mondo in continua evoluzione nel settore sanitario.
Domenico De Cicco | MioDottore
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